Pubblica Amministrazione: i disabili hanno diritto all’assunzione anche quando l’organico è in soprannumero

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La crisi economica in atto ha costretto le Pubbliche Amministrazioni ad interventi di contenimento della spesa che, sul piano occupazionale, si sono tradotti in un generalizzato blocco delle assunzioni, anche a discapito delle categorie e delle persone con disabilità.

A seguito delle numerose proteste di associazioni, fra le quali la FAND, ed operatori del Terzo Settore è, però, arrivata una importante deroga, inserita su proposta del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nel recente decreto legge in materia di razionalizzazione nelle Pubbliche Amministrazioni.

«Per effetto della nuova norma» spiega il Presidente della FAND Giuseppe Regalbuto «la Pubblica Amministrazione ha l’obbligo di rispettare la quota di riserva, anche quando il personale è in eccedenza e in soprannumero». Il Presidente ricorda anche che la Corte Europea è nuovamente intervenuta, con una sentenza del 4 luglio 2013 della IV Sezione, in materia di lavoro ed occupazione dei soggetti con disabilità, condannando “La Repubblica Italiana (in quanto) non avendo imposto a tutti i datori di lavoro di provvedere, in funzione delle esigenze delle situazioni concrete, soluzioni ragionevoli applicabili a tutti i disabili, è venuta meno al suo obbligo di recepire correttamente e completamente l’art. 5 della direttiva 2000/78/ CE del Consiglio, del 27 novembre 2000, che stabilisce un quadro generale e di condizioni di lavoro”. L’art. 5 della Direttiva CE impone agli stati membri della Comunità Europea di stabilire nella loro legislazione un obbligo per i datori di lavoro di adottare provvedimenti efficaci e pratici, ad esempio, sistemando i locali, adattando le attrezzature, i sistemi di lavoro o la ripartizione dei compiti in funzione delle esigenze delle situazioni concrete, per consentire ai disabili di accedere ad un lavoro, di svolgerlo, di avere una promozione o di ricevere una formazione, senza imporre ad datore di lavoro un onere sproporzionato.

Il Presidente della FAND Regalbuto sarà particolarmente vigile nella provincia di Enna, che attualmente è, purtroppo, tra le ultime in classifica per assunzione di persone con disabilità, sia nel pubblico impiego che nel privato. «La disabilità» sostiene Regalbuto «rappresenta una risorsa per il territorio e mai un peso, come qualcuno vuole lasciare intendere, i disabili sono molto coscienziosi nel loro lavoro e ligi al dovere».

La nostra Provincia si colloca, altresì, per ultima in termini di mezzi pubblici per gli spostamenti dei disabili, con vari tipi di handicap, e nei servizi per gli stessi. Soltanto di recente, dopo diversi incontri con i vari enti, come la Prefettura, la Provincia e i Comuni, si è istituito un tavolo di regia tecnico in Prefettura per l’abbattimento delle barriere architettoniche, cosi come richiesto dalla FAND (con i presidenti delle diverse associazioni, fra i quali Gianluca Vece per l’ANMIC, il Prof. Renzo Minincleri per l’UCI, il Presidente Matina e Luigi Petralia per l’ENS, il Cav. Leonardo per l’UNMS, Salvatore Cali per l’ANGLAT).

«Il mio auspicio» conclude Regalbuto «è che il tavolo tecnico si allarghi, fino a coinvolgere le associazioni di categoria, le quali, sono certo che possano contribuire attivamente».

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