Io sono la legge

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Un ex deputato radicale, Mauro Mellini ha scritto un libro dal titolo “Il partito dei magistrati”.

L’analisi di  tutto quello che succede all’interno della magistratura dimostra che siamo davvero davanti a una casta che gode dell’impunità quasi totale, che, per casi di corruzione, aggiotaggio, errori in giudizio, sentenze visibilmente sbagliate, mistificazione della verità e tutto quanto capita nelle loro mani, il peggio che possa loro succedere è il trasferimento da un ufficio o da una sede all’altra, per continuare a delinquere. La cosa più grave è che il sistema di terrore che si è creato attorno  intimidisce gli avvocati che avrebbero qualche voglia di far valere gli interessi dei loro assistiti, mentre molti altri avvocati si legano al carrozzone del magistrato di turno per avere qualche contentino con cui calmare il cliente offeso. La facilità con cui gli amministratori giudiziari hanno distrutto, messo in vendita, portato al fallimento intere aziende che lavoravano rispettando le norme è impressionante. Abbiamo sentito casi di svendita di immobili o di mezzi, di sequestri senza giustificazioni, di intimidazioni pervenute ai proprietari dei beni sequestrati, che lamentavano  l’incapacità di amministrazione degli sciacalli mandati al loro posto, addirittura casi di disumana pietà in cui si respingeva la richiesta di madri che chiedevano un sussidio per i figli. Sulla lotta di correnti che dilania la magistratura, cercheremo di vederci chiaro, ma su tutto quello che sta succedendo e su tutte le storie che giornalmente ascoltiamo,  siamo davvero allibiti “schifiati” della facilità con cui si affibbia la patente di mafioso a qualcuno e si procede al sequestro dei beni con veri e propri cambi di proprietà. La cosa più triste, incredibile, devastante, è che si perde tempo, si rinvia per anni e alla persona danneggiata non viene data la possibilità di far valere le proprie ragioni e la propria innocenza. Non ce la prendiamo, come già Berlusconi e i suoi sodali, coi magistrati, sia chiaro ancora una volta, ma con quelli che attraverso la toga si credono al di sopra di tutto e di tutti, con quelli che scrivono le leggi su misura,  e che, come Burt Lancaster in un film famoso dicono: “Io sono la legge”.

Oggi siamo arrivati al punto che i magistrati Licata e Saguto ipotizzavano di chiedere centomila euro a Telejato per danneggiamento dell’immagine. Forse non hanno mai visto le riprese di Pino Maniaci Nudo davanti alla distilleria. Non c’è niente da spremere.

pino

2 Commenti
  1. modica dice

    Insomma non posso piu sentire che si è mangiata le aziende sotto sequestro dato che è stata capace di lasciare che in un ospedale pubblico dei medici colpevoli per aver causato la morte di un paziente, continuassero a “lavorare” nonostante rei di imperizia, negligenza e falso in atto pubblico…….avanti a chi tocca,andate al policlinico. Evidentemente, “aiutare” questi delinquenti e ‘ stato un investimento per la sua promozione alla Misura e Prevenzione

  2. Angelo Capriotti dice

    Incredibile

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