Caso Maniaci, udienza rinviata al 27 febbraio

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Si è svolta oggi l’attesa udienza di apertura degli imputati dell’operazione Kelevra.

In un’auletta 5×5 mq e stipata sino all’inverosimile c’erano tutti o quasi, i nove mafiosi di Borgetto, le parti lese e non lese, gli avvocati, mancavano tra queste i tre diffamati Giuliano, Quatrosi e Porcasi, difesi dal presente avvocato Bonnì e mancava anche il vicesindaco di Borgetto, Vito Spina, al quale, si è scoperto, non era stato notificato l’avviso dell’udienza, dove anche lui è parte lesa, offeso da Pino Maniaci. Guarda un po’, se l’erano scordati. E quindi, sono state convocate un centinaio di persone tra imputati, avvocati, parti lese, giudice, cancelliere, parti civili ecc. solo per sentirsi dire: signori miei, venite la prossima volta perché abbiamo dimenticato di avvisare una parte lesa, c’è stato un difetto di notifica, ci vediamo il 27 febbraio. Attenti, non il 28. Quindi tutti a casa, arrivederci, e grazie.

Anche Pino Maniaci può tornare a casa? Perché non lo mandate di nuovo a Sciacca? Per adesso sì, diamogli un altro mesetto, poi si vedrà. Attenzione, hanno chiesto di costituirsi parte civile anche alcune associazioni antimafia, tipo Addio Pizzo, Libero Futuro, e altre, ma solo contro i mafiosi di Borgetto. Il Comune di Borgetto si costituisce invece contro Maniaci. Insomma tutto il baraccone si ripresenterà con l’inizio dei primi albori della nuova primavera, così ha stabilito il giudice Gabriella Natale.

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