La giustizia trionfa

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Qualche settimana fa è stata data la notizia della confisca di un impianto di betonaggio nel territorio di Borgetto, quale pena per reati concernenti la mancata autorizzazione per emissione in atmosfera.

La storia dell’impianto, però, si complicava poiché i soggetti che avevano preso in affitto l’utilizzo dello stesso impianto, venivano coinvolti in diversi procedimenti penali da cui scaturivano sequestri preventivi e misure cautelari personali che, inspiegabilmente, colpivano un bene, l’impianto, che non è mai stato di proprietà degli indagati ma di terza persona, estranea a qualsiasi indagine.

Parliamo dell’ impianto sito in Via Dommartino a Borgetto , il cui provvedimento giudiziario è scattato nei confronti dei gestori , i signori Scrozzo e Giaimo. considerati in seguito alle risultanze di intercettazioni ambientali, prestanomi del re del cemento Benny valenza. Nulla aveva a che vedere il proprietario dell’impianto che , altro non aveva fatto che locare l’immobile agli stessi.

E che in realtà il provvedimento delle Ufficio Misure di prevenzione di Palermo sia stato palesemente azzardato si è capito subito e, dopo due sequestri preventivi, disposti da due diversi Giudici per le Indagini Preliminari, e dopo la confisca, nonostante l’insediamento delle misure di prevenzione, la giustizia ha trionfato.

Il tribolare del proprietario dell’impianto di betonaggio, a cui nessuno aveva mai notificato alcun provvedimento (neanche la confisca!!!), e del suo legale, la professionista partinicese Sara Bancheri che sulla questione è stata giustamente determinata visto che il suo assistito si vedeva strappare un bene di legittima proprietà, ha portato, finalmente, alla restituzione dell’immobile che era semplicemente oggetto di contratto di affitto ma che nulla aveva a che fare con GIP o misure di prevenzione.

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