Conoscerle per combatterle

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La ricerca sociale applicata al fenomeno mafioso

“Conoscerle per combatterle”, alla facoltà di scienze politiche dell’università Statale di Milano hanno parlato di ‪‎mafia‬ e di come fare ricerca sul fenomeno Federico Varese e Ombretta Ingrascì. La conferenza apre il ciclo di eventi ‪#‎mappiamolitutti‬ della campagna di crowfounding di ‪‎Mafiamaps

Metodi di ricerca alternativa e studio approfondito degli aspetti sociali ed economici delle mafie, questi i temi principali trattati durante la conferenza molto partecipata svoltasi oggi.

Federico Varese Professore di criminologia alla Oxford University ha sottolineato l’importanza dell’analisi degli aspetti economici di una società «La mafia come stato produce servizi di governo nei mercati locali, un legame tra econmia e mafia che agevola l’inserimento della politica, questo – ha continuato Varese – è un aspetto che va analizzato partendo proprio da alcuni fattori economici» Segmenti dell’imprenditoria come il ramo dell’edilizia o il movimento terra in determinati territori se correlati ad alcuni crimini possono essere ottimi indicatori della presenza mafiosa».

Ombretta Ingrascì, ricercatrice, durante il suo intervento ha sottolineato l’importanza delle fonti nella ricerca sociologica. «C’è un punto d’incontro tra il giornalismo d’inchiesta e lo studioso della fenomenologia criminale». Effettivamente ascoltando le parole della dottoressa Ingrascì si trovano dei punti d’unione con un certo giornalismo di strada, ad esempio, quello che Pippo Fava insegnava ai ragazzi che cominciavano a scrivere per i Siciliani. Due mondi, quello di un certo giornalismo d’inchiesta e quello della ricerca che dovrebbero incontrarsi più spesso per lo studio e il contrasto della criminalità organizzata.

Non esiste un’unica fonte privilegiata infatti, per studiare e contrastare le mafie, distinguere per non confondere il fenomeno di governo dei mercati è complesso. Il caso del clan Mazzaferro a Bardonecchia responsabile della morte di Bruno Caccia ne è un esempio. La sfida è quella di individuare gli indicatori della presenza mafiosa che non sempre sono costituiti da reati, diventa infatti importante analizzare i mercati e studiare l’economia di certi luoghi.

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