Ai domiciliari per rapina, evade e torna in carcere

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Per violazione degli arresti domiciliari, il balestratese Antonino Calagna, di 43 anni, è stato rinchiuso nella casa circondariale Ucciardone di Palermo. A notificargli l’ordinanza emessa  dall’Ufficio di Sorveglianza del Tribunale di Palermo, sono stati i carabinieri della locale stazione.  Il provvedimento restrittivo è stato emesso, su segnalazione dell’Arma di Balestrate, a seguito della condotta non conforme alle prescrizioni imposte dalla misura degli arresti domiciliari a cui Antonio Calagna era sottoposto per il reato di rapina. L’uomo, infatti nel pomeriggio dello scorso 8 dicembre, è stato sorpreso dai Carabinieri mentre passeggiava, senza alcuna autorizzazione, nella piazza Rettore Evola di Balestrate.  Antonio Calagna si trovava agli arresti domiciliari per un reato commesso nell’estate dello scorso anno. L’uomo finì in manette, infatti, per avere picchiato e rapinato una commerciante che gestiva un chioso sul lungomare di Balestrate. L’episodio risale al pomeriggio del 18 agosto 2013. Calagna, già conosciuto alle forze dell’ordine, aggredì  e percosse la donna per impossessarsi del denaro custodito nel registratore di casse e di alcune bottiglie di bevande alcoliche, dileguandosi velocemente. Ma identificato, i militari della locale stazione, riuscirono ad arrestarlo poco dopo con refurtiva al seguito che vene restituita ai legittimi proprietari. Nella colluttazione, la vittima rapinata subì anche delle contusioni multiple, tanto da dover ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale civico di Partinico. Per lei la prognosi fu di 5 giorni. Processato con il rito direttissimo, Antonio Calagna venne sottoposto agli arresti domiciliari, mentre adesso, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, per lui si sono aperte le porte dell’Ucciardone.

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