Il locale quando era sotto la gestione del mafioso si chiamava “Cu mancia fa muddichi”. Quello nuovo doveva essere inaugurato fra 15 giorni.
Negli ultimi giorni i gestori avevano subito due intimidazioni: ”I danni sono ingenti. Stiamo facendo una riflessione con la procura sul percorso da intraprendere. Confindustria, Lega Coop e la Fai ci hanno dato il massimo sostegno. Noi non abbiamo volontà di essere paladini. Volevamo riprendere un esercizio commerciale chiuso e a titolo oneroso fare un’attività. Certo non ci fermeremo ma noi avevamo investito tanto in questo locale” – dice Giuseppe Todaro vicepresidente di Confindustria e portavoce del Consorzio ”Insieme Si può” che raggruppa gli imprenditori impegnati nell’attività di rilancio del pub incendiato.
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