Il procuratore Lari: “Scherzavo”

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«Prima mi odiava la mafia. Ora l’antimafia. Un giorno mi troverete morto per strada e nessuno vi dirà chi è stato». Ieri questa dichiarazione del procuratore Lari, rilasciata alla testata americana The New Yorker, è stata ripresa dai principali organi di informazione. Oggi la smentita: “Scherzavo”.

Il procuratore Lari, al quale ieri avevamo espresso la nostra solidarietà e l’invito a continuare dritto nell’amministrazione di una giustizia uguale per tutti, oggi, riprendendo una sua affermazione fatta al giornale americano The New Yorker, dice in prima battuta di non avere detto la frase che il giornale gli attribuisce, poi dice di avere scherzato e di essere stato frainteso. La frase incriminata è questa: “Prima erano i mafiosi ad odiarmi, ora mi odiano gli antimafiosi. Un giorno mi troverete morto e non saprete chi è stato”.

Nella chiave di lettura del giornalista Taub, a nostro parere molto corretta, sembrava che Lari si riferisse ad alcuni esponenti dell’antimafia da operetta che ha caratterizzato il tribunale di Palermo, dopo lo scoppio del caso Saguto. La Saguto, osannato magistrato della procura di Palermo, è stata messa sotto indagine dalla Procura di Caltanissetta, estromessa dal suo incarico ed è stata sospesa dalle sue cariche, avendo distrutto, grazie alla voracità degli amministratori giudiziari da lei nominati, intere aziende produttive, a suo parere in odore di mafia. Chiaro che Lari, nel suo riferimento all’antimafia, non poteva che parlare di lei e dei suoi colleghi del tribunale di Palermo che, pur essendo al corrente di tutto ne hanno coperto l’operato.

Quindi, con questa chiave di lettura la frase ha un senso e Lari avrebbe potuto tacere, ma non ci si può sottrarre al sospetto che qualcuno non gli abbia tirato le orecchie. Per un certo verso ci è sembrato di risentire le parole di Paolo Borsellino: “Mi uccideranno, ma non sarà una vendetta della mafia, la mafia non si vendica. Forse saranno mafiosi quelli che materialmente mi uccideranno, ma quelli che avranno voluto la mia morte saranno altri”. Borsellino però non ha mai ritratto, smentito o ritrattato quello che aveva detto.

La redazione

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