17 dicembre, pagina di diario

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Il diario del giorno

Comincia un’altra settimana di passione e comincia con il 17. Passione per il governo che sta cercando di raschiare qua e la i miliardi che servono per rabbonire l’Europa. Passione per i due assessori esterni di Partinico, Pennino e Lodato, ai quali, per un provvedimento che fa capo al neosegretario Guarino, sarebbero state tolte, ahimè, le indennità di rimborso spese, non solo quelle future, ma anche quelle passate: si tratterebbe di un migliaio di euro che dovranno essere rimborsati, viste le norme che regolano i comuni in dissesto. Per dirla con Salvini “la pacchia è finita”.

Passione anche per la Cooperativa Nido d’argento, alla quale, dopo la proposta di affidare a un’associazione esterna la gestione della Casa di Riposo per anziani, si starebbe progettando di togliere anche il servizio igienico sanitario nei confronti dei disabili e affidarlo a qualche dipendente scolastico, speriamo con la differenziazione di sesso nei riguardi del sesso dei disabili: si tenga presente che per questi due servizi la Cooperativa già da più di un anno aspetta i rimborsi, perché i soldi che la Regione ha versato sono stati “girati” per altre adempienze, soprattutto per il pagamento del ritiro dei rifiuti. A riguardo già da oggi sette operatori ecologici si sono fermati, mentre, di qua a fine anno lo faranno tutti gli altri, per i quali, senza stipendi e tredicesime, si preannuncia un Natale amaro.

Sabato c’è stata al palazzo del Carmine una mostra sulla disabilità, ma a parte l’assessora Landa, qualche consigliere comunale e il presidente del consiglio, dell’amministrazione non c’era nessuno, neanche dei visitatori, una decina di persone in tutto, mentre grande folla domenica sera, e in bella mostra in giuria il sindaco, alla serale “sagra dello sfincione”: c’erano vari tipi di sfincione, non i mille annunciati, ma quelli dei paesi vicini: la gara è stata vinta dallo sfincione di Bagheria, ritenuto il migliore per le sue caratteristiche di lievitazione, di condimento, di cottura, di gusto. Assaggio dietro pagamento di un ticket. Gratuito invece l’ingresso ai Parrini, a parte il contributo per l’acquisto volontario di un biglietto da sorteggio, per visitare un presepe vivente nel quale erano rappresentati ambienti, botteghe, attività e mestieri scomparsi, in una ricostruzione attenta e accurata che, è il caso di dirlo, meriterebbe una pubblicità maggiore, visto le risorse, gli sforzi e i sacrifici sostenuti da chi lo ha allestito. Ma, credeteci, la mancanza di comunicazione in questo caso non dipende da noi. Per oggi è tutto, domani è un altro giorno.

2 Commenti
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