Categories: Senza categoria

Energia fotovoltaica a basso costo, ovvero la green economy siciliana

Leggi l'articolo completo
La riduzione di 950.000 kg di anidride carbonica e l’immissione sul mercato di 90.000 kg di prodotti interamente recuperabili a fine vita (sottratti cioè alle discariche), sono questi gli obiettivi che l’associazione no profit ARSE persegue con il suo progetto denominato ERiC Economia Rinnovabile e Circolare.

Per comprendere meglio il “beneficio ambientale” che si otterrà grazie al progetto, possiamo dire che 950 mila chili di CO2 equivalgono alle emissioni emesse da un’automobile che percorre 1.000 volte il tragitto Catania-Capo Nord! Beneficio di gran lunga più soddisfacente di una domenica senza auto.

Come conseguire questo successo? Incentivando la diffusione di impianti di energia rinnovabile, che in Sicilia non può che non essere rappresentata dall’energia solare. Grazie alla formazione di un grande gruppo di acquisto, ERiC permetterà a 600 famiglie siciliane di dotarsi di un impianto fotovoltaico per produrre energia verde ed avere contestualmente benefici economici in bolletta. Si tratta solo della prima delle tante iniziative promosse da ARSE che alimenteranno un ciclo virtuoso basato su economia circolare e fonti energetiche rinnovabili.

ERiC – Economia Rinnovabile e Circolare.

Oggi più che mai c’è bisogno di impulsi positivi e propositivi che coinvolgano la società civile. Idee, progetti e azioni che abbiano come obiettivo quello di scardinare i fondamenti dell’attuale sistema economico (improntato sulla classica “economia lineare”) attraverso l’attuazione della cosiddetta “economia circolare”, un modello di crescita che punta alla riduzione dell’impatto ambientale, riduzione dei gas serra e alla massimizzazione del recupero dei rifiuti.

All’insegna di questo nuovo modello economico, in Sicilia arriva ERiC un ambizioso progetto che punta alla diffusione di impianti di produzione di energia elettrica fotovoltaica di tipo distribuito (energia prodotta dalle singole famiglie) a scapito della produzione di tipo centralizzato (classiche centrali elettriche fossili, impattanti e inquinanti). Obiettivo principale del progetto è quello di ridurre significativamente le emissioni di CO2, garantire il recupero dei rifiuti a fine vita (cioè dei pannelli fotovoltaici una volta dismessi) e trasformare tutti i partecipanti in utenze energeticamente 100% green, grazie al coinvolgimento di un trader ad energia verde certificata. Da qui il nome, ERiC Economia Rinnovabile e Circolare.

Attraverso lo strumento del gruppo di acquisto ERiC garantirà alle prime 600 famiglie siciliane la possibilità di installare in casa loro un impianto fotovoltaico quasi a prezzo di costo, poiché lo spirito del progetto è incentrato sulla diffusione di impianti di energia rinnovabile, non sul profitto. Due le tipologie impiantistiche da poter scegliere: il 3 kW per chi ha bassi consumi; il 6 kW per le famiglie più energivore.

I benefici ambientali conseguiti saranno: facilitare la diffusione della green economy in Sicilia (i pannelli fotovoltaici producono energia pulita e vengono interamente recuperati); raggiungere la soglia minima di 700.000 kg di CO2 evitata; avviare al recupero oltre 3.000 pannelli a fine vita (vale a dire, sottrarre oltre 60.000 kg di rifiuti alle discariche e recuperarli sotto forma di materie prime seconde).

Il beneficio per le famiglie siciliane è rappresentato dal bassissimo prezzo degli impianti conseguito dal potere del gruppo di acquisto.

È possibile verificare l’idoneità del proprio tetto sul sito www.progettoeric.it

Leggi l'articolo completo
Redazione

View Comments

  • Non potrei trovarmi più d'accordo!! C'è bisogno di progetti ambiziosi come questo per preservare la nostra società, il nostro pianeta e noi dobbiamo essere i primi a metterli in atto. Io per l'energia mi affido da anni ad un fornitore ecologico, enegan, ed è il mio modo per impegnarmi nella salute del paese. se lo facessimo tutti, il pianeta sarebbe un luogo più sano

Recent Posts

Violento attacco informatico contro Rete L’Abuso

Devastato il server e reso irraggiungibile per diverse ore il sito dell’associazione di sopravvissuti agli…

3 giorni ago

Mancata risposta del sindaco Rao alla richiesta dell’Ufficio Scolastico Regionale

La vicenda della nuova intitolazione del Liceo Scientifico di Partinico si è chiusa nel migliore…

7 giorni ago

È morto Vincenzo Agostino, padre dell’agente di polizia Nino

È morto all'età di 87 anni Vincenzo Agostino, il padre dell'agente di polizia Nino assassinato…

1 settimana ago

Si chiude la vicenda del nome del Liceo di Partinico: dal 22 aprile 2024 si chiamerà Liceo Scientifico Felicia e Peppino Impastato

Una storia durata due anni Ieri sera, nel corso della Notte nazionale dei Licei Classici,…

1 settimana ago

Mafia, la polizia ha diffuso il nuovo identikit del latitante Giovanni Motisi

(LaPresse) La Polizia di Stato diffonde il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal 1998,…

1 settimana ago

Punta Raisi: storia di un aeroporto sbagliato

La prima pista Comincia nel 1953, data di fondazione della società Consorzio Autonomo per l’Aeroporto…

2 settimane ago