I finanzieri della compagnia di Partinico hanno scoperto due evasori totali, padre e figlio, titolari di un negozio Palermo, ma residenti a Borgetto. I due, secondo quanto accertato dai finanzieri, avrebbero per anni svolto l’attività di compravendita di mobili d’arte, dipinti su tela e su tavola, opere d’arte, icone, arredi d’epoca, orologi, porcellane e oggettistica di prestigio senza presentare mai le dichiarazioni dei redditi e versare le imposte dovute. La ricostruzione è stata effettuata dalle Fiamme Gialle anche attraverso l’esame dei conti correnti bancari dei due soggetti e ha permesso di accertare l’evasione fiscale. Al fine di assicurare il rientro nelle casse pubbliche di quanto non versato in precedenza, è stato richiesto all’Autorità Giudiziaria di voler disporre il sequestro dei beni posseduti dai due evasori, applicando il particolare strumento di contrasto patrimoniale denominato “sequestro per equivalente”, ossia di beni che, riconducibili ai responsabili del reato, hanno un valore pari al danno causato allo Stato dall’evasione fiscale. Questa richiesta è stata accolta dal GIP del Tribunale di Palermo che ha disposto il sequestro di disponibilità finanziarie, 2 macchine e 7 immobili, per un valore pari a quello delle imposte non versate, pari a circa 290.000 euro.
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