A finire in manette su disposizione dei magistrati della DDA sono stati Giuseppe La Torre, 63 anni e Danilo Gravagna, 36 anni, ritenuti responsabili di estorsioni aggravate dal metodo mafioso commesse nei confronti di un’azienda di trasporti per conto terzi da e per l’estero, operante nel centro di Palermo.
Attraverso l’uso di violenza e minacce, quindi con chiaro metodo mafioso i due avrebbero imposto il pagamento del pizzo. Le accuse sono di aver in un primo momento costretto l’azienda a pagare 500 euro in occasione delle festività (Natale e Pasqua) e, in un secondo momento, di aver tentato di imporre all’azienda oggetto d’estorsione di affidare tutte le commesse relative ai trasporti all’azienda gestita dal Gravagna. Le indagini tutt’ora in corso di svolgimento dimostrerebbero come l’azienda vittima d’estorsione avrebbe pagato la protezione già dal 2007 come ampiamente dimostrato nell’operazione New Gate.
Gli arresti dell’operazione del 2013 avevano interrotto solo temporaneamente il pagamento del pizzo che è ripreso a distanza di un anno per mano di La Torre e Gravagna. I soggetti in foto erano già arrestati nel mese di ottobre. In particolare: LA TORRE perché al vertice di un’associazione dedita alla commissione di furti, rapine, ricettazione, commercio di prodotti con contrassegni falsi, sequestro di persona ed altro; GRAVAGNA per aver svolto un ruolo rilevante nelle fasi di organizzazione logistica e di esecuzione materiale delle suddette condotte illecite.
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