Scherzo o infamità? Domanda d’obbligo dopo la comparsa sul muro di una viuzza di Partanna, centro della Valle del Belice, di una scritta che vorrebbe tradire il più importante dei segreti che circonda la latitanza, che dura da 23 anni, del super boss latitante Matteo Messina Denaro. E cioè quello sul nascondiglio del mafioso.
Nel tempo sono comparse in diversi paesi del Belice, a cominciare da Castelvetrano, la città da dove il boss da decenni tiene le fila del comando di Cosa nostra, frasi di diverso tenore rispetto a quest’ultima apparsa a Partanna.
Stavolta, infatti, non si tratta di “inni” o “appelli” al sanguinario mafioso castelvetranese, ricercato per omicidi e stragi, fatti per i quali ha ricevuto una montagna di condanne all’ergastolo. È invece apparso un messaggio che vorrebbe dare un aiuto a chi cerca Matteo Messina Denaro dal 1993. «Matteo Messina Denaro si nasconde a Partanna». Ovviamente nessuna firma tranne un “by anonimo”. E nient’altro.
Non sappiamo per l’appunto se si tratti di uno scherzo o di qualcosa di più serio. Su questo si stanno interrogando le forze dell’ordine, ma di certo il messaggio potrebbe essere il sintomo di un muro che si sta sgretolando. Niente più rispetto per il boss, e l’omertà che comincia scemare. La scritta è comparsa a poche ore dall’ennesimo blitz che ha privato dei beni un imprenditore belicino, accusato di avere favorito la latitanza di Matteo Messina Denaro. Probabilmente la notizia oggi ampiamente ripresa dai giornali può aver indotto qualcuno ad armarsi di pennarello e “sporcare” con una possibile verità il muro di una stradina di Partanna.
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