Che strani passaggi! Dalla ventresca antimafia fornita alla Saguto, ai gamberoni di Carini, pieni di droga, alle cozze palermitane importate dal Veneto, il pesce non può mancare. A reggere le fila è sempre il vecchio capomafia Tommaso Lo Presti, ma che, essendo in carcere, comunica i suoi ordini e le sue disposizioni alla moglie Teresa Marino e al suo pupillo Paolo Calcagno, che, al momento è il reggente di una vasta fascia di territorio che da Palermo arriva a Villabate e a Bagheria. Teresa Marino pare che si occupi di raccogliere i contributi degli amici, leggasi il pizzo, per portare assistenza ai mafiosi carcerati e alle loro famiglie. Perché la mafia non dimentica gli amici in difficoltà, secondo le ataviche regole del mutuo soccorso. Ma quello che più colpisce è stato dato a questa operazione: “Panta rei”, che in greco vuol dire “tutto scorre”. È stato il filosofo Eraclito che nel quarto secolo a.c. ha detto questa storica frase per indicare che il mondo è in continua trasformazione e in movimento, al punto che “non ci si immerge due volte nello stesso fiume”, perché l’acqua scorre e non è mai quella di prima. E quindi possiamo dire che i carabinieri di oggi non sono più quelli di una volta, che conoscono la filosofia e che si sono acculturati. Già, tutto scorre, tutto cambia.
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