L’ho incontrata tante volte in tante manifestazioni antimafia, sempre accanto al marito, sempre con un incancellabile velo di tristezza negli occhi, sempre con la sua testarda presenza e con la sua ostinata voglia di sapere perché fosse morto suo figlio, sua nuora e il feto di due mesi che portava in grembo. La stessa determinazione che stava dietro gli occhi di Vincenzo, con il quale era possibile scambiare qualche parola in più. La sua sete di giustizia non ha trovato ancora risposta, diversamente da quella di Felicia Bartolotta Impastato che, dopo 22 anni di attesa ha visto condannare gli assassini di suo figlio. Il mio cordoglio a Vincenzo Agostino e l’invito a continuare la sua battaglia. Augusta gli rimarrà sempre accanto.
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