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Palermo, operazione “Labyrinth”La Capitaneria di Porto sequestra pesce scaduto ,al setaccio supermercati, pub,ristoranti anche a Terrasini e Carini

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Vasta operazione da parte della capitaneria di porto ,cinquemila chili di prodotti ittici sequestrati, 6 persone denunciate all’Autorità Giudiziaria per vendita di prodotto ittico in cattivo stato di conservazione e frode in commercio, 63 illeciti amministrativi contestati per un totale di oltre 100 mila euro di multe. questo il bilancio dell’operazione “Labyrinth” della Capitaneria di porto. Setacciati locali tipici, osterie, trattorie, punti di ristoro turistici, locali etnici e sushi, hotel con ristorazione, supermercati, discount, grande distribuzione, pescherie, mercati rionali, punti vendita surgelati, grossisti e piattaforme logistiche nonché sul fenomeno degli ambulanti di pesce su strada. Nell’ambito di tali controlli, alcuni casi particolari connessi al controllo nei confronti dei grossisti di prodotti ittici: è stata rinvenuta merce congelata scaduta da oltre un anno (dicembre 2013) all’interno dei magazzini di un grossista palermitano, pronta per essere distribuita ai commercianti al dettaglio oltre a 15 cernie congelate non tracciabili e prive di etichettatura. Poi il rinvenimento, all’interno di una cella frigorifera di un grossista di frutta operante nel territorio di Villabate di una notevole partita di prodotto ittico non tracciabile . La Direzione Marittima di Palermo ha inoltre sequestrato oltre 1.600 chili di filetto di nasello della patagonia rinvenuto all’interno di un grossista di Carini. Il pesce era stato rietichettato quale nasello dell’oceano atlantico, specie molto più pregiata rispetto al povero nasello patagonico. Sono in corso le indagini per il reato di frode nell’esercizio del commercio. Rinvenuti in un centro di stoccaggio sempre a Carini diversi esemplari interi di pesce spada non tracciabili oltre a circa 30 vasetti di polpa di ricci congelata di senza le indicazioni di provenienza e di scadenza. Sotto il mirino dei militari anche i punti vendita adibiti alla vendita al dettaglio di prodotti surgelati. A Terrasini un punto vendita è stato sanzionato ben due volte per violazione degli obblighi di rintracciabilità dei prodotti ittici nonché per vendita al consumatore di prodotti congelati in sacchetti anonimi preconfezionati privi di alcuna informazione analoga violazione è stata accertata presso due negozi di surgelati di Palermo. Sono stati controllati, specie in prossimità dei grandi cenoni natalizi e di capodanno, numerosi ristoranti, locali etnici ed hotel con ristorazione.

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Redazione

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