Come altre mattine, l’uomo è giunto in piazza Enrico d’Orleans per esercitare la sua attività di parcheggiatore abusivo.
Con il fare consueto dei posteggiatori, ogni automobilista entrato all’interno della piazzeta per parcheggiare la propria autovettura, è stato avvicinato dall’uomo a manovra compiuta, ed è stato invitato a pagare l’odioso obolo.
Spettatori dell’attività clandestina gli agenti dell’investigativa del Commissariato di P.S. “Portanuova”, che ricevuta una segnalazione sulle richieste minacciose del posteggiatore, talvolta avanzate anche con l’uso di un coltello, hanno avviato un servizio di osservazione al fine di accertarne la corrispondenza al vero.
I poliziotti, con fare disinvolto, appostatisi, hanno avuto modo di appurare non solo l’attività svolta dal posteggiatore ma anche l’escamotage da lui utilizzato qualora un lesto automobilista fosse sfuggito alle sue richieste.
Durate la mattinata i poliziotti, hanno notato che l’uomo, intenzionato a non lasciarsi sfuggire il “prezzo” del parcheggio, ha posizionato un cassonetto della spazzatura dietro l’autovettura, impedendo così ogni manovra al titolare della vettura in modo da impedire al conducente di andare via senza pagare l’obolo.
Registrata l’attività illecita, gli agenti hanno deciso di entrare in azione. Fintisi automobilisti in cerca di un parcheggio, hanno fatto accesso nella piazzetta e parcheggiato la propria autovettura.
L’uomo, non resosi conto, della presenza degli speciali clienti, si è avvicinato e senza giri di parole, ha chiesto 2 euro.
I poliziotti, fingendosi accondiscendenti nel pagare il prezzo, hanno risposto di poter dare solo 1 euro.
L’uomo, non incline a ribassare il prezzo, con veemenza e atteggiamento minaccioso, ha ribadito di pagare l’obolo richiesto.
A questo punto, gli agenti, qualificatisi, hanno proceduto ad identificare e fermare l’uomo.
Eseguita la perquisizione personale, i poliziotti hanno rinvenuto un coltello da cucina, una lametta, nonché la somma di 185,00 euro suddivisi tra monete e banconote, probabile frutto dell’attività illecita.
Sequestrato quanto rinvenuto addosso al soggetto, gli agenti, su disposizione del Pubblico Ministero, hanno condotto il 34enne presso le camere di sicurezza della Questura di Palermo in attesa di esser giudicato, con il rito della direttissima.
Il giudice convalidato l’arresto ha disposto la misura degli arresti domiciliari.
PALERMO, 15 GENNAIO 2015
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