Un blitz frutto di una inchiesta guidata dalla Dda di Palermo, che ha interessato i i comuni di Corleone, Palazzo Adriano e Villafrati con l’impiego di numerosi carabinieri unità cinofile e un elicottero.
Il quadro tracciato dagli inquirenti delinea i nuovi rapporti tra le cosche mafiose locali nei minimi dettagli. Nel corso delle indagini sono state scoperte diverse estorsioni che hanno visto vittime numerosi imprenditori che hanno collaborato attivamente con le forze dell’ordine per il compimento dell’operazione. Uno degli imprenditori taglieggiati avrebbe addirittura pagato il pizzo per ben due volte a due famiglie rivali. L’accusa è di “estorsione, con l’aggravante del metodo mafioso”.
“Per la prima volta – riferiscono i carabinieri – è stata constatata la preziosa collaborazione delle vittime che hanno offerto il loro contributo, abbandonando l’atteggiamento di reticenza che fin ora ha caratterizzato gli imprenditori e gli esercenti operanti nel territorio di Corleone. Il muro di omertà degli imprenditori e dei commercianti ha ceduto di fronte all’operato repressivo svolto negli ultimi tempi e alla professionalità dimostrata da magistrati e investigatori, i quali hanno saputo rassicurare ed infondere fiducia nelle vittime. Queste ultime hanno così deciso di raccontare senza alcun riserbo il meccanismo di pagamento del ‘pizzo'”.
Operazione Grande Passo 2 ha messo in luce come la maggior parte delle volte ad essere oggetto di estorsione fossero tutti quei soggetti imprenditoriali che durante la loro attività svolgevano attività appalti pubblici. L’inchiesta rappresenta la prosecuzione della prima operazione che nel settembre del 2014 aveva sgominato il mandamento di Corleone. La Mafia stava riassestando l’organizzazione cercando nuovi accoliti e nuove risorse economiche soffocando con il pizzo numerosissimi imprenditori
I volti degli arrestati
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Belle notizie :)
:)
dai!dai!dai! :)
<3 purificazione in corso
Ogni tanto gli arriva la batosta, sono da mettere tutti al gabbio