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Napoli, l’impresa di Alessia e i parcheggiatori abusivi. Quando l’illegalità scavalca la Legalità

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Torniamo a parlare di Parcheggiatori Abusivi e questa volta spostiamo la nostra attenzione a Napoli.

È diventata ormai famosa la storia di Alessia Nocerino, una ragazza di soli 19 anni che in un anno è riuscita a tirare su un’autorimessa dalla capienza di 4000 mq in grado di ospitare 300 auto e fino a 200 tra ciclomotori e motocicli. Un lavoro impegnativo e che potrebbe fruttare notevoli profitti se non fosse per la famiglia di abusivi che ogni giorno staziona all’esterno dello stabile, rubando illecitamente i guadagni che potrebbe riscuotere la neo imprenditrice, la quale rischia di fallire da un momento all’altro. 

Sorge alle spalle dell’ospedale Loreto Mare il grande parcheggio chiuso di Alessia, in Via Einaudi più precisamente, una zona quotidianamente frequentata dai veicoli.

Dalla stanza nella quale sono collocati i monitor di sorveglianza, Alessia Nocerino ogni giorno assiste a scene di abusivismo e violenze inaudite messe in atto dai parcheggiatori, i quali, dopo aver fermato le auto all’ingresso della strada, le fanno sostare in un determinato punto, pure in terza fila se necessario (ostruendo quindi il normale passaggio dei mezzi di soccorso) e poi intimano i conducenti a pagarli. In caso di rifiuto, le vittime subiscono in tutte le situazioni, ripercussioni gravi, sotto occhi che non vogliono vedere e autorità che non vogliono intervenire per arginare definitivamente il problema. Ricordiamo il caso dell’anziano pestato a calci e pugni dal “capo famiglia” degli abusivi in questione, perché si era rifiutato di seguire le direttive impostagli e piegarsi alle richieste di pizzo.

I nastri di tutte le registrazioni effettuate dalle telecamere del garage, sono state consegnate, dalla giovane, alle Forze dell’Ordine e in particolar modo alla Polizia Municipale. Agenti sui quali, a quanto pare, non si può fare molto affidamento visto che le videocamere li hanno incastrati mentre manifestavano dei sentimenti di amicizia nei confronti dei parcheggiatori. Diverse lettere, tramite posta certificata, sono state spedite pure al Sindaco Luigi De Magistris. Ma nulla. Le richieste della giovanissima imprenditrice rimangono inascoltate.

Noi speriamo che chi di competenza apra presto un fascicolo su questo gravissimo disagio che colpisce ognuno di noi: chi lavora onestamente è sempre più svantaggiato e danneggiato rispetto a chi lavora nel pieno rispetto dell’illegalità. È inaccettabile che chi versa regolarmente i contributi venga lasciato solo e senza risposte dalle istituzioni.

L’impresa di Alessia, costituita senza l’aiuto di risorse statali e con lo scopo di far fronte alla disoccupazione giovanile, conta tuttora cinque dipendenti, tra i 20 e i 24 anni e uno di 39 anni. 

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Danilo Daquino

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  • Mi permetto un gioco di parola... Fortunatamente che per fare credere a tutta l'Europa che gli Italiani hanno tutti un contratto di lavoro a durata indeterminata a tempo pieno e pagato bene : c'è "Zob-act"- Sicuri che tutti imparano questa parolaccia Araba : Zob : Cazzo !

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