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Mettetevi il cuore in pace: a munnizza cu a fa s’a tieni

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Da oggi non si ritira più la monnezza.

Mettetevi il cuore in pace e attrezzatevi: a munnizza cu a fa s’a teni, ma anche se chi la produce se ne vuole liberare, non ci sono altre soluzioni che quelle, per i più educati, di gettarla nei luoghi di accumulo, come quello allo svincolo dell’Enel per Montelepre o quello sullo spiazzo prospiciente l’Ard discount di Santa Caterina, o qualsiasi altro posto in cui la scelta strategica del cittadino esasperato deciderà che possa esserci un luogo di ammasso. In attesa…

Gli elementi per lasciare ipotizzare una situazione di disastro ambientale ci sono tutti. Vediamoli nel dettaglio:

  1. la ditta di Caserta, che, avendo vinto l’appalto, aveva messo a disposizione i suoi mezzi per il mese di dicembre e che ha continuato per una parte di gennaio è andata via con tutti i suoi mezzi;
  2. la ditta Comedil, composta da un gruppo di imprenditori di Partinico e di San Giuseppe Jato, che aveva vinto il nuovo appalto per il nolo dei mezzi per l’anno in corso, 400 mila euro per sei mesi non c’è più, nel senso che le è stato revocato l’incarico in quanto non aveva presentato una documentazione completa;
  3. la ditta Mirto, di San Giuseppe Jato, che è risultata seconda nella gara d’appalto, sta predisponendo la documentazione richiesta, in sostituzione delle autocertificazioni presentate in un primo momento, e ancora è da vedere se tutto è in regola.
  4. le discariche in cui vanno a conferire i mezzi provenienti da Partinico sono ormai sature, e comunque non accettano più i rifiuti se prima non si provvede al pagamento del pregresso;
  5. gli operai e i vari dipendenti pagati dal comune o dall’ATO, aspettano il pagamento di alcune mensilità arretrate. Si sta pensando, addirittura, di metterli in ferie forzate, visto che senza mezzi non hanno nulla da fare.
  6. la Guardia di Finanza ha fatto un blitz presso il deposito dei mezzi di raccolta rifiuti in via Ungaretti, portando via vari fascicoli e documenti, il che lascia supporre che ci sia un’indagine in corso o che qualcosa non ha funzionato.

Conclusione: al momento le prospettive sono nere che più nere non si può e, per i prossimi giorni bisognerà attrezzarsi di appositi mezzi, barche, canotti ecc. per navigare nel mare dei rifiuti.

Sono aperte al Comune le iscrizioni per partecipare alla gara di lancio del sacchetto.

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Salvo Vitale

Salvo Vitale è stato un compagno di lotte di Peppino Impastato, con il quale ha condiviso un percorso politico e di impegno sociale che ha portato entrambi ad opporsi a Cosa Nostra, nella Cinisi governata da Tano Badalamenti, il boss legato alla Cupola guidata negli anni Settanta da Stefano Bontate.

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