Categories: Cronaca

Maltempo, i prezzi della verdura aumentano del 200%

Leggi l'articolo completo
La Codacons e Coldiretti hanno dato l’allarme e denunciato una grave speculazione per i vergognosi rincari che si stanno verificando in tutta Italia sui prodotti orticoli, a causa delle gelate e della neve nel Sud Italia. Si parla di aumenti intorno al 200%.

Il freddo, il gelo e la neve hanno colpito decine di migliaia di aziende agricole e gli agricoltori hanno perso le produzioni invernali prossime alla raccolta, in particolare cavolfiori, finocchi, scarole e che ci sono difficoltà. Si aggiungano a ciò le difficoltà di circolazione per i mezzi che non possono rifornire i mercati, ma tutto questo non giustifica gli gli aumenti sono da capogiro: tra i più pesanti rispetto alla stessa settimana dello scorso anno spiccano il +350% delle bietole, il +233% dei cipollotti, il +225% degli spinaci, il +170% della lattuga, il 157% delle zucche, il 150% dei cavoli.

In una nota della Coldiretti leggiamo che che alcuni prodotti “sono già raccolti da tempo come mele, pere e kiwi e non sono dunque giustificabili eventuali rincari mentre rialzi alla produzione dovuti all’aumento dei costi di riscaldamento delle serre o alla ridotta disponibilità di alcuni prodotti orticoli danneggiati dalle gelate non possono essere un alibi per speculazioni che danneggiano i produttori agricoli e i consumatori”.

A Codacons ha presentato un esposto a 104 procure della Repubblica di tutta Italia denunciando le intollerabili speculazioni sui prezzi di frutta e verdura registrate in questi giorni e legate al maltempo. “Le condizioni meteorologiche avverse che hanno interessato le regioni del centro-nord stanno avendo pesanti ripercussioni sui listini dell’ortofrutta all’ingrosso e al dettaglio – spiega il presidente Carlo Rienzi – In sostanza, come già avvenuto in passato, schizzano alle stelle i prezzi di numerosi prodotti ortofrutticoli venduti nei mercati o presso gli scaffali dei supermercati, e i rialzi vengono giustificati con il maltempo che ha interessato le coltivazioni e la riduzione delle produzioni. Nella realtà, tuttavia, la maggior parte dei prodotti oggi in vendita è stata raccolta nelle settimane scorse, quando cioè non vi era alcuna emergenza neve e freddo. Addirittura vengono spacciate per nazionali frutta e verdura provenienti da paesi esteri, allo scopo di poter rincarare i prezzi con la scusa del maltempo”.

Anche nelle nostre zone, che non hanno subito i danni del maltempo, come altrove, si stanno verificando aumenti che vanno dal 50% in sù: un broccolo oggi costa 3 euro, altrettanto un mazzo di finocchi, un chilo di “sparacelli”, mentre il pomodoro è schizzato a 3,50, o 4 euro, per non parlare di zucchine e melenzane, che sono prezzate tra i 5 e i 6 euro. La speculazione è sfacciata e, malgrado le denunce delle associazioni a difesa dei consumatori, nessuno si muove e nessuno va a verificare se e quanto sia giustificabile un aumento o a prendere qualche serio provvedimento. Il libero mercato, cui tutti si sono associati, porta alla conseguenza inevitabile che “Cu acchiappa un turcu è suo”. Se i nostri padri e nonni potessero vedere e commentare, resterebbero increduli nel vedere che un chilo di pomodoro brutto e insipido costa 7 mila lire al chilo e un chilo di zucchine 11 mila.

Leggi l'articolo completo
Salvo Vitale

Salvo Vitale è stato un compagno di lotte di Peppino Impastato, con il quale ha condiviso un percorso politico e di impegno sociale che ha portato entrambi ad opporsi a Cosa Nostra, nella Cinisi governata da Tano Badalamenti, il boss legato alla Cupola guidata negli anni Settanta da Stefano Bontate.

Recent Posts

Violento attacco informatico contro Rete L’Abuso

Devastato il server e reso irraggiungibile per diverse ore il sito dell’associazione di sopravvissuti agli…

4 giorni ago

Mancata risposta del sindaco Rao alla richiesta dell’Ufficio Scolastico Regionale

La vicenda della nuova intitolazione del Liceo Scientifico di Partinico si è chiusa nel migliore…

1 settimana ago

È morto Vincenzo Agostino, padre dell’agente di polizia Nino

È morto all'età di 87 anni Vincenzo Agostino, il padre dell'agente di polizia Nino assassinato…

1 settimana ago

Si chiude la vicenda del nome del Liceo di Partinico: dal 22 aprile 2024 si chiamerà Liceo Scientifico Felicia e Peppino Impastato

Una storia durata due anni Ieri sera, nel corso della Notte nazionale dei Licei Classici,…

1 settimana ago

Mafia, la polizia ha diffuso il nuovo identikit del latitante Giovanni Motisi

(LaPresse) La Polizia di Stato diffonde il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal 1998,…

2 settimane ago

Punta Raisi: storia di un aeroporto sbagliato

La prima pista Comincia nel 1953, data di fondazione della società Consorzio Autonomo per l’Aeroporto…

2 settimane ago