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ISOLA DELLE FEMMINE: TENTO’ DI UCCIDERE IL RIVALE IN AMORE, SENTENZA CONFERMATA

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Confermata in appello a Salvatore Vetrano  la condanna a sei anni gli  in primo grado per il tentato omicidio del presunto rivale in amore.
la condanna è arrivata poco dopo il sequestro di beni e quote societaria deciso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo.
Tanto gli è costato il tentaticìvo di uccidere Giusepe Toia , titolare della concessionaria di automobili Sicilauto,  ferito in modo grave il 17 maggio del 2012 con un colpo di pistola che il Vetrano aveva esploso accecato dalla gelosia perche il Toia era uscito con la sua ex. La difesa aveva chiesto il riconoscimento dell’accusa di lesioni volontarie che gli sarebbe costato qualche anno di galera in meno, proposta che non è stata riconosciuta dal collegio giudicante.
Il  rito  effetuato in abbreviato per il riconoscimento della colpa ha permesso al  Vetrano di ottenere la riduzione della pena di un terzo.
Riconosciuta anche una quota di risarcimento alla vittima dell’importo di € 200 mila euro.  A presiedere la corte d’appello giudicante Raimondo Lo Forti .
Vetrano, titolare della Veragel di Carini e del ristorante l’Orca di Isola delle Femmine si era visto sequestrare i beni delle due societa per complessivi 25 milioni di euro
Gli avvocati Enrico Sanseverino e Gianfranco Viola avevano sostenuto la tesi delle lesioni colpose affermando che l’imputato voleva solo spaventare la vittima,
diversa la ricostruzione del pm Gery Ferrara , tesi poi sostenuta anche dalla procura generale  che hanno rincarato la dose affermando che il Vetrano era reduce da una relazione amorosa con la figlia di un presunto  mafioso di Isola della Femmine detenuto con la quale si erano lasciati e poi rincontrati  la sera del 17 maggio di due anni fa all’Acanto blu un locale molto noto in pieno centro.
Con la compagnia c’era anche il Toia e il condannato ritenne che lei fosse legata sentimentalmente al proprietario dell’ Isolauto.
Ci fu una discussione molto animata che pero si chiuse li, invece il titolare della Veragel andò alla ricerca del gruppo e li incontro sotto casa della sua ex, dove la vide insieme a Giuseppe Toia
e lì che esplose un colpo di pistola all’indirizzo del rivale che rischiò  la vita per una relazione inesistente. Salvato dall’intervento di un ristoratore, Antonino Billeci mentre Vetrano fu addirittura accolto in casa da Anna Bruno e dalla madre che lo aiutarono a riprendersi dallo choc.

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Redazione

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