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Il ritorno di Pino Maniaci: «Sono una vittima, Telejato resta aperta»

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Pino Maniaci torna a parlare e più agguerrito di prima.

Dopo essere rientrato a Partinico per un vizio di forma di una notifica che ha annullato il divieto di dimora nelle province di Palermo e Trapani, il direttore di Telejato ha convocato una conferenza stampa, alla presenza dei due avvocati difensori, Antonio Ingroia e Bartolo Parrino, per spiegare alcune circostanze riguardanti l’inchiesta che lo vede indagato per estorsione nei confronti degli amministratori dei Comuni di Partinico e Borgetto.

Tra le informazioni più importanti quella che riguarda la sua televisione: «Telejato rimane aperta e io tornerò in diretta col telegiornale. Sono pronto a chiarire tutto e lo farò come sempre con i servizi e le inchieste che hanno caratterizzato in questi anni il mio lavoro».

«Voglio ringraziare chi ha pagato la bolletta della luce che ha permesso di tenere aperta Telejato – ha affermato Maniaci -, ma anche i ragazzi che collaborano con la televisione che non hanno mai mollato, nonostante il fango che mi è stato lanciato addosso. Io sono una vittima di tutta questa vicenda. Con questi montaggi, frutto di un lavoro che nemmeno Zeffirelli avrebbe saputo fare, hanno cercato di distruggere tutto: la mia famiglia, la televisione di Telejato, la mia persona. Questa è una vera e propria macchina del fango – ha proseguito il giornalista -, in cui è stato fatto un lavoro di montaggio inserendo questioni personali che non c’entrano nulla con i fatti imputati».

Maniaci è tornato anche sul suo presunto commento offensivo nei confronti delle vittime della mafia, dopo aver ricevuto un premio, sottolineando come, in realtà, quelle parole le stesse rivolgendo a se stesso e non alla persona cui era intitolato il premio che, tra l’altro, è generico e non si trattava del “Premio Mario Francese”, come sostenuto da Fava nelle scorse settimane.

Infine, il direttore di TeleJato ha parlato anche della famosa vicenda dei cani, spiegando di non sapere chi li ha uccisi: «Se lo sapessi lo avrei detto e lo prova anche il fatto che c’è ancora un’indagine dei carabinieri per cercare il responsabile. Per quanto riguarda quella telefonata ho già ribadito che è un mio modo di farmi bello con una donna e di questo non devo giustificarmi – ha concluso Maniaci -, ma solo chiedere scusa a una persona, che sapete benissimo chi è».

Tratto da palermomania.it

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Redazione

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