Giuseppe Maniaci, classe 1953. Una vita intensa e travagliata la sua. Fatta di alti e bassi.
Rileva la televisione Telejato nel 1999. Una piccola emittente comunitaria pronta alla chiusura. La rileva da solo, munito di una telecamera di seconda mano, un microfono malfunzionante, quattro monete in tasca e un cuore colmo di sogni e speranza. E riesce nel miracolo. Irrompe nel territorio, spezza gli schemi della comunicazione, stravolge i protocolli dell’informazione. Come tutti commette errori ma è innegabile l’Impegno civile, la passione, le battaglie, il coraggio, la forza che consentono in oltre 20 anni di lavoro giorno e notte di posizionare la sua Telejato come punto di riferimento in tutto il comprensorio. Mentre altri arretrano, mentre altri chiudono, lui prosegue le battaglie contro i poteri forti: la cosca dei fardazza, la Distilleria, la Saguto, la mafia e l’antimafia, la politica e gli appalti.
Potete dire tutto e di più. Potete amarlo, odiarlo, criticarlo, appoggiarlo. Ma nessuno di tutti questi che parlano e sovente straparlano, ha avuto le palle del nostro direttore. Nessuno ha mai dimostrato tanto coraggio. Le invidie dei tanti che tentano di additare la pagliuzza nell’altrui occhio senza guardare la grossa trave che è nel proprio, ci ricordano le parole del vangelo: chi è senza peccato scagli la prima pietra.
Auguri direttore da tutta la redazione, da tutti i collaboratori, da tutti quei giovani e meno giovani, che in silenzio, col cuore, gratuitamente e con orgoglio, danno un piccolo contributo quotidiano affinché puntualmente ogni giorno, costi quel che costi, alle 14.15 di ogni pomeriggio, consentono al comprensorio una controinformazione intrisa di verità scomode.
Infiniti auguri egregio direttore, buon compleanno caro Pino.
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