Seguendo le indicazioni del grande poeta Ugo Foscolo, che ha scritto un poema, “I Sepolcri”, a Borgetto si stanno preoccupando di rendere bello il cimitero, perché “a egregie cose il forte animo accendon l’urne dei forti …. e bella e santa fanno al peregrin la terra che le ricetta”.
E intanto, mentre il Consiglio comunale di Corleone è stato sciolto per mafia e il sindaco mandato a casa, quello di Borgetto ha preferito autosciogliersi, ma il sindaco e la Giunta sono rimasti al loro posto, malgrado, tanto per dirne una, Giacomo Riina, ex consigliere comunale e il di lui figlio già assessore sono l’espressione politica della nomina del vicesindaco Vito Spina, Riina che è quello di cui si parla nelle intercettazioni su Maniaci, fratello di Antonio Riina, la cui casa venne perquisita, in quanto era stato accusato di essere il “vivandiere” del capomafia Mimì Raccuglia.
Tranquilli: non è stato trovato niente. Ma la Spina è rimasta nel piede del sindaco. Che è sereno, come la canzone di Drupi.
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