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Borgetto, buio e monnezza per il nuovo anno: nelle casse non c’è una lira

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Inizio d’anno amaro per il comune di Borgetto. Nelle casse comunali non c’è una lira, anzi un euro, che vale duemila lire, e i creditori bussano alla porta chiedendo di essere pagati.
De Luca

I debiti più urgenti sono quelli della COGESI di San Giuseppe Jato, ovvero la ditta incaricata della raccolta dei rifiuti. Nell’ultimo giorno dell’anno gli esponenti della ditta, per quel che siamo riusciti a sapere, si sarebbero presentati al comune, e in particolare alla porta del sig. Saverio Randazzo, che è il funzionario addetto alla liquidazione dei pagamenti, chiedendo quanto dovuto. Davanti al rifiuto di poter far fronte al pagamento, si sarebbero piazzati davanti ai locali del comune minacciando di non andarsene sino a quando non avessero avuto i soldi e il sig. Randazzo, spaventato da quella che forse, a suo dire, era una minaccia, pare che abbia chiamato i carabinieri per essere accompagnato, scortato, a casa.

Probabilmente perché pressato dalla Regione, o forse per deviare l’attenzione dal problema reale, il sindaco ha annunciato che a breve anche a Borgetto partirà la raccolta differenziata, secondo un calendario e modalità che ancora sembrano in attesa di essere definite meglio. Considerato che ormai la monnezza sta sommergendo l’intero paese e che non bastano le solite ordinanze motivate dall’emergenza, è legittimo chiedersi come in breve tempo i borgettani potranno essere educati a questo sistema, che già si è rivelato fallimentare a Partinico e che non risolve il problema del pagamento dei debiti.

Anche la ditta, che ha in appalto l’illuminazione elettrica, chiede i soldi che gli spettano e, tanto per far vedere che non scherza, la notte di capodanno l’intero paese, ove si esclude il corso centrale e qualche altro punto strategico, è rimasto al buio. Ma era per far notare meglio i petardi, le stelle filanti e le fontane a cascata.

A questi guai si aggiunge la spada di Damocle di un possibile scioglimento dell’amministrazione, dopo l’ispezione subita, e forse questa è l’unica soluzione che può salvare sindaco ed assessori: la patata bollente passerebbe infatti nelle mani di un commissario.

Visto che l’anno nuovo non è diverso dal vecchio e che non ci sono soldi, ci permettiamo di suggerire al sindaco e all’amministrazione di scendere in piazza con il cappello in mano, per raccogliere qualche offerta che consenta di tappare qualche buco: i cittadini capiranno. Ai borgettani consigliamo invece di andare a conferire i loro rifiuti presso quella che è ormai la discarica del paese, ovvero la contrada Carrubbella, ovvero la via dove abita il sindaco. Così, tanto per tenere più pulito il paese.

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Redazione

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