Il provvedimento di sequestro di beni – per un valore complessivo di circa 1 milione di euro – è stato emesso a carico di Pietro Francesco Gugino, nato a Valledolmo il 4 dicembre del 1952, al momento detenuto, e tratto in arresto nell’operazione denominata “Eos”. Un’attività investigativa patrimoniale complessa, minuziosi accertamenti sui beni ritenuti nella disponibilità di Gugino, ha consentito l’emissione del provvedimento di sequestro.
Le indagini patrimoniali sono state portate avanti a seguito dell’operazione denominata “Eos” che nel maggio del 2009 aveva consentito di arrestare Gugino perché ritenuto responsabile di aver fatto parte di Cosa Nostra, in concorso ed unitamente ad altre numerose persone, tra le quali Genova Salvatore, Fidanzati Gaetano, Lo Cicero Salvatore, troia Vincenzo, Gambino Pasquale, fatto parte dell’associazione mafiosa Cosa Nostra, dopo l’arresto, tra l’altro, di Genova Salvatore, del gruppo mafioso capeggiato da Troia Vincenzo ed operante a Pallavicino.
A Gugino i carabinieri hanno anche constato di aver messo stabilmente a disposizione dell’organizzazione mafiosa le proprie attività economiche, sia per consentirne l’investimento di proventi illeciti, sia per tenere a disposizione i locali, dove le stesse venivano svolte, per favorirne l’organizzazione di riunioni riservate.
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