L’emergenza migranti porta con se un carico impressionante di storie umanitarie fatte di “atroci spaccati di povertà, miseria e sfruttamento”. Tuttavia non tutti gli sbarcati sul suolo italiano sono migranti in fuga, sempre più spesso a nascondersi tra i profughi in fuga anche gli scafisti.
La Polizia di Stato che a Palermo partecipa attivamente all’accoglienza ha identificato e arrestato un cittadino tunisino di 24 anni, sospettato di essere uno degli scafisti che avrebbero condotto un natante soccorso nel canale di Sicilia.
Il mese scorso il vascello battente bandiera Irlandese L.E. Eithne è approdato nel porto del capoluogo siciliano con a bordo 647 migranti che a loro volta erano stati soccorsi in due distinte operazioni di salvataggio, tra loro c’era anche Bairam Ltayef un 24 tunisino che è stato accusato di essere uno scafista, ad inchiodarlo sarebbero state le diverse testimonianze concordanti dei naufraghi partiti dalla Libia.
L’uomo è stato tratto in arresto e risulta recluso presso una locale casa circondariale.
Tra gli stranieri sbarcati, ieri, nel capoluogo anche un cittadino marocchino, il 33enne ABOULFETTAH Adil, è stato tratto in arresto dall’Ufficio Immigrazione. Il marocchino è risultato già colpito in passato da un provvedimento di espulsione quale misura alternativa alla detenzione e da un ordine di carcerazione. L’uomo, pertanto, è stato tratto in arresto per reingresso illegale in territorio nazionale.
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