Partinico, a Ferragosto niente ritiro dell’indifferenziata. Chi ce l’ha se la tenga

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Ieri abbiamo ascoltato l’ex assessore Pantaleo annunciare su facebook che martedì prossimo, cioè per ferragosto, trattandosi di un giorno  festivo, la raccolta dell’indifferenziata, fissata proprio il martedì, non avrà luogo e che quindi la prossima raccolta avverrà martedì 21 agosto.

Presumiamo che questa trovata sia stata deliberata da qualche addetto ai lavori, se non direttamente dal commissario e a questo punto è legittimo chiedersi: dove andrà a finire l’indifferenziata della settimana? La risposta non è difficile, anche in considerazione che, con questo caldo non si può tenere dentro la monnezza, che, già dopo qualche giorno “feti”. E quindi siamo alle solite: le strade che diventano discariche pubbliche, i turni della differenziata che saltano e tutto va nel solito calderone che finisce nella discarica a pagamento. A  Terrasini hanno provato a spostare con cadenza quindicinale la raccolta indifferenziata, ma senza molta fortuna: quattordici giorni sono troppi, anche per chi è dotato di maschera antigas. Il solito sapiente potrebbe venire a dire che i cittadini sono diseducati, che non sanno fare l’indifferenziata, la quale, se fatta come si deve non puzza e non si accumula più dell’altra, ma nei fatti non è così, anzi è così, ma non si può far niente, se non prendere atto della situazione e predisporre le soluzioni idonee. Perché sono pochi quelli che lavano i piatti di plastica per metterli nella plastica, quelli che sciacquano le bottiglie per metterle nel vetro, quelli che puliscono le lattine per metterle tra i metalli ecc. Più facile mettere tutto nel mazzo, in un unico grande sacco di cui ci si può liberare ogni martedì. Anche perché nell’unico sito di deposito differenziato sotto la stazione non ricevono indifferenziata. E quindi tutto al solito: ci aspettano 15 giorni di munnizza a tinchitè e unniegghiè. Con la puzza, i topi, gli insetti e i cani che sciaminiano tutto, tanto per abbellire il paesaggio.

Potrebbe esserci una soluzione di ripiego: destinare, almeno per la prossima settimana, uno dei giorni previsti per altro differenziato all’indifferenziata, con un servizio straordinario. Straordinario? Ma chi ffa stai babbiannu? Non si fa a tempo di pace, figurarsi a ferragosto e dintorni. Nella migliore delle ipotesi si farà come min questi giorni per la festa, la mettiamo di lato, dove non vede la suocera, in attesa di tempi migliori. Tutto questo quando rimane un briciolo di coscienza, altrimenti sarà il periodo ideale per esercitarsi nell’abituale lancio del sacchetto, in attesa che questa nobile attività diventi una gara ufficiale da premiare, magari con conferimento della medaglia a chi lo sa buttare più lontano o a chi sa metterlo esattamente al centro della strada. Tutto questo dopo la selvaggia e criminale potatura delle agavi, dopo la desertificazione creata attorno alla rotonda per Alcamo, dopo la continua cancellazione di ogni spazio verde. Altro che Partinico città d’Europa, non è così neanche in Africa, da dove non arriva monnezza, ma uomini.

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